L’auspicio del patron Lombardi di vedere in campo da gennaio alcuni giocatori della Primavera, per il momento è rimasto inascoltato. E il mancato impiego dei giovani del vivaio resta un altro mistero buffo di questa sciagurata stagione. Finora, gli unici due ragazzi del vivaio chiamati in causa sono stati l’attaccante Luca Orlando, 3 presenze per 67 minuti totali, ed il difensore Enrico Pepe, in campo per 48 minuti. Ma dal match casalingo con il Cittadella in poi, nessuno degli atleti della Primavera ha più visto il campo. Questo nonostante l’avvento in panchina dell’ex tecnico delle giovanili, Gianluca Grassadonia, che pure avrebbe potuto rappresentare il maggiore sponsor dei granatini. Non è bastata l’emergenza terzino sinistro a far sì che il capitano della Primavera, Agresta, potesse essere chiamato in causa. Non sono bastate le prove tutt’altro che convincenti dei centrali per convincere il tecnico salernitano a puntare su elementi promettenti come Pepe e Pastore. Non è stata sufficiente l’ecatombe di centrocampisti centrali per regalare una chance a Cirillo, che pure è il perno del reparto mediano della Primavera. Neglia e Falzerano ben poco avrebbero avuto da invidiare a Statella e Millesi. E che dire di Orlando, Siano, Cartone, che stanno segnando con regolarità nel campionato di categoria e che avrebbero potuto dare vivacità ad un reparto asfittico. La scusante della difficile situazione di classifica regge fino ad un certo punto, il timore che il passaggio dal campionato giovanile a quello professionistico possa risultare traumatico pure. Piuttosto che vedere in campo un Montalto o un Brunetti qualunque, sarebbe preferibile dare continuità al lavoro svolto sui ragazzi del vivaio, che può diventare una risorsa solo se i prodotti del settore giovanile verranno valorizzati concretamente.
Settore Giovanile risorsa ignorata
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