Cirielli-Carfagna: PdL spaccato

Redazione

Edmondo Cirielli non ci sta e da buon militare serra le fila dei suoi per tenere unita la maggioranza di fedelissimi che costituisce lo zoccolo duro negli assetti di Palazzo Sant’Agostino. Corvi e franchi tiratori sono dietro l’angolo ed il presidente della Provincia, dopo gli attacchi furibondi di alcuni settori del PdL, punta ad evitare brutte sorprese nell’immediato futuro della sua giunta. In consiglio provinciale non possono escludersi spaccature, né prese di posizione clamorose come quella assunta nelle ultime ore dal capogruppo e sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. Riaffiorano tutti i malumori dei centristi, delusi dalle scelte di Cirielli in ordine alla composizione della squadra e agli incarichi di sottogoverno; rinfocolano le polemiche messe sotto il tappeto che oppongono Forza Italia ed Alleanza Nazionale unitesi in un matrimonio di interesse a livello nazionale come a livello locale. Dopo l’attacco di Mara Carfagna al sistema di potere che Edmondo Cirielli avrebbe creato per se stesso e per i suoi, il Popolo delle Libertà s’è diviso a sostegno dell’uno e dell’altro. La geografia interna è varia e mostra tutti i limiti di una convivenza che appare forzata. Ad approfittare delle incertezze e della debolezza strutturale del PdL potrebbero essere gli alleati cosiddetti minori. L’Udc, mai pienamente convinta delle decisioni del presidente, ha già dato un segnale con le dichiarazioni di De Mita e con un documento nel quale il partito non sconfessa l’alleanza ma invita Cirielli alla riflessione. Udeur ed Alleanza di Centro, unite da un patto federativo, non aspettano che un passo falso per mettere in difficoltà la maggioranza, mentre i socialisti restano a guardare.

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