Niente fuochi di San Matteo domani sera. Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha deciso annullare lo spettacolo pirotecnico previsto a conclusione dei festeggiamenti patronali per aderire, con tutta l’amministrazione comunale, al generale cordoglio per i soldati italiani caduti in Afghanistan. Ma la decisione riguardante i fuochi non è stata l’unica assunta per commemorare i 6 parà uccisi. Già ieri sera è stato annullato uno spettacolo musicale in calendario sempre per festeggiare San Matteo. Decisioni simili sono state assunte anche in altri centri della provincia: Nocera Superiore, la città che aveva accolto la famiglia Randino dal 1995, osserva 4 giorni di lutto cittadino da ieri a martedì, quando, alle 15.30, saranno officiati i funerali in forma solenne nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Nel giorno dei funerali, nella città dell’Agro le scuole resteranno chiuse ed è stato rivolto ai commercianti l’invito a tenere abbassate le saracinesche almeno durante il passaggio del corteo funebre. Rinviate a data da destinarsi tutte le manifestazioni sportive, dilettantistiche e non, già in programma per il fine settimana. Da palazzo di città, poi, la promessa di intitolare al più presto possibile una strada al giovane parà. Stessa iniziativa a Pagani, città natale di Massimiliano, dove l’amministrazione comunale ha invitato tutti i cittadini ad apporre ai balconi tricolori listati a lutto, mentre il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, ha proclamato una giornata di lutto cittadino per lunedì, in concomitanza con i funerali di stato. Bandiere a mezz’asta anche ai balconi degli edifici pubblici di Baronissi su iniziativa del primo cittadino Giovanni Moscatiello. A Sarno tricolori a lutto e consiglio comunale sospeso. E anche a Casalvelino, dove si festeggia, come nel capoluogo, l’evangelista Matteo, si è deciso di non sparare i fuochi.
Il lutto e la festa
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