Casa dolce casa è solo un quadretto ornamentale, da appendere al muro ma da non prendere alla lettera, perché i risultati dicono che la casa granata è amara, parca di soddisfazioni e punti, tanto ingenerosa da aprire dibattiti sulle probabili cause: c’è il partito degli scaramantici che crede nel sortilegio, c’è quello dei pragmatici che propende per altre motivazioni meramente tattiche: la Salernitana quando è chiamata a “fare la partita” si ritrova sistematicamente prigioniera del suo problema più grosso, quello di non avere un regista in grado di dettare tempi e ritmi alla manovra, di cambiare gioco e soprattutto innescare le punte. Se la verità sta nel mezzo, allora diciamo che Cozza e compagni sono un po’ jellati, un po’ frenati nell’imporre il proprio gioco. Salernitana-Ascoli diventa dunque l’ennesimo tentativo per sfatare il tabù Arechi. Sfatato il tabù trasferta è arrivato il momento di esorcizzare il campo amico e bisogna farlo in una partita che potrebbe dire molto sul futuro, in chiave salvezza. E allora non resta che riprovarci, magari agendo di rimessa, in contropiede, può essere un’idea…
Salernitana intenzionata a sfatare il tabù Arechi
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