Allo scoccare della mezzanotte si è chiusa la maxi sanatoria per Colf e badanti. Il Viminale si è affrettato a dire che non è stata un flop. Certo, se fossimo agli scrutini di fine anno, non si potrebbe andare al di là di una sufficienza. Il dato che colloca attorno a 300mila le istanze presentate al ministero centra la previsione più bassa fra quelle circolate in queste settimane. Si parlava di 600mila domande, ne sono arrivate meno della metà. Una chiusura al minimo, dunque. Nel divario tra le attese e la realtà ha pesato il costo che comporta assumere una colf regolare. Così come può aver fatto paura l’ipotesi che alla regolarizzazione possa accompagnarsi, in futuro, qualche causa per far valere diritti pregressi. Allo stesso modo hanno pesato la complessità delle procedure come, soprattutto, l’impossibilità di “dividere” l’orario minimo di venti ore fra più datori e l’elevato reddito minimo richiesto a chi doveva assumere. Eppure quello che stava passando, per molti stranieri, era probabilmente l’ultimo treno. Tanto che c’è chi ha provato a salirci, anche truccando un po’ le carte… La nostra provincia, pur non rientrando tra le top ten nel paese ha ottenuto un risultato in linea con le previsioni: oltre 3000 lavoratori da oggi sono ufficialmente collaboratori familiari e domestici o assistenti di anziani e malati. Per loro e per tutti i 300mila per cui si apre una nuova stagione vissuta in regola, alla luce del sole oggi è finalmente un giorno di festa.
Sanatoria per colf e badanti, successo a metà
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