L’abbiamo detto più volte: a ognuno il suo. Lombardi è il presidente della Salernitana, Acri il Direttore Sportivo, Franco Zavaglia, ex ragioniere della Gea, oggi è un semplice agente che assiste i calciatori Pestrin, Kyriazis, Millesi, Fava, Galasso e Soddimo. Zavaglia ha anche legami con il diesse Acri ed il tecnico Cari ma da qui ad esprimere valutazioni tecniche ed ambientali ne passa anche perché si rischia di non essere professionali. Zavaglia deve svolgere il suo ruolo: quello di agente di calciatori. Punto e basta. Le invasioni di campo di queste ore di uno dei capi saldi della GEA non giovano a nessuno. Le esternazioni di Zavaglia, che si è avventurato in improbabili valutazioni dell’organico della Salernitana e sui motivi della contestazione dei tifosi all’Arechi, si sono trasformate in un boomerang. Un autogol che ha danneggiato lo stesso Zavaglia oltre che i suoi assistiti finendo per creare imbarazzo e problemi anche a Lombardi ed alla società. Per quanta esperienza possa avere Zavaglia la sua storia è quella di un commercialista, anche bravo, che si è affacciato al calcio non avendo titoli tecnici ne competenze specifiche in questo settore. Essere un buon agente di calciatori, inoltre, non vuol dire per forza essere competenti di calcio. Sul piano squisitamente professionale Zavaglia il suo lavoro lo ha fatto bene piazzando, anche quest’anno in Salernitana sei/sette calciatori della sua scuderia; ma da qui a dare giudizi tecnici sul livello dell’organico ne passa. Gli agenti lavorano per i calciatori e non per i club quindi non sono tenuti a fornire spiegazioni sulle prestazioni della squadra, sul rendimento del gruppo o sulla contestazione dei tifosi. Inoltre non necessariamente un agente deve avere competenze calcistiche. E’ vero c’è qualche eccezione. Damiani o Imborgia per fare qualche esempio con quest’ultimo che ha addirittura compiuto il salto di qualità passando dall’altra parte della scrivania e diventando presidente di un Club che sta facendo molto bene nella serie B in Belgio. Tornando a Zavaglia ed al suo illogico intervento prima in Tv ed oggi sui giornali in cui ha provato a fare dietro front con una blanda difesa d’ufficio ci permettiamo di suggerire all’agente di attenersi alle sue mansioni, tutelare i suoi atleti ed evitare di parare di cose che non sa creando problemi e tensioni a tutti, in primis a se stesso.
L’inutile autogol di Zavaglia
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