Sono bellissime, colorate, ciniche, dolorose, crude, poetiche. Sono le 140 tavole ed illustrazioni di autori nazionali ed internazionali sui diritti negati ai minori che formano la mostra itinerante “Children no more”, bambini mai più. Dove quel mai è al tempo stesso l’esortazione affinché i diritti dei minori non vengano più violati e la constatazione che, negando ai bambini l’infanzia, gliela si ruba per sempre. Le 140 opere sono state esposte per due giorni nel Salone dei Marmi del comune di Salerno, parte integrante di una più ampia manifestazione organizzata per celebrare i venti anni della convenzione internazionale sui diritti dell’Infanzia approvata dalle nazioni Unite il 20 novembre del 1989. L’evento, partorito dall’associazione di volontariato Nuova Officina onlus di Sarno in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali del comune di Salerno, dall’associazione “Proteo fare sapere” e da Gigart, è stato dedicato alla memoria di Iqbal Masih, il bambino pakistano ucciso a 12 anni dalla mafia dei tappeti, diventato simbolo della lotta allo sfruttamento del lavoro minorile.
Iqbal, simbolo dei diritti negati all’infanzia
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