Prove tecniche di formazione oggi all’Arechi ma Cari ha già le idee chiare. Senza paura, cercando di proporre qualcosa di buono e non solo di adattarsi all’avversario, la Salernitana fa visita alla Reggina con due punte più due giocatori offensivi. Fava, Caputo, Cozza e Millesi tutti e quattro in campo dall’inizio insieme a Jadid e Soligo davanti alla difesa. Il tecnico granata disegna una sorta di 4-4-2 camaleontico chiedendo ai due attaccanti di dare una mano indietro e a Cozza e Millesi di spingere in avanti. Una Salernitana a fisarmonica che in fase di possesso ha quattro giocatori offensivi e Jadid e Soligo in mezzo al campo mentre in fase di non possesso può chiudersi a riccio sfruttando anche la dinamicità di due punte molto mobili come Caputo e Fava, abili nella corsa, che possono rinforzare gli ormeggi a centrocampo. Il fulcro resta Cozza, e non solo per le sue indubbie qualità tecniche: il fantasista calabrese deve guidare la Salernitana nello stadio in cui spesso ha trascinato la Reggina. Cari si aspetta molto da lui e spera di ricevere risposte positive anche dal modulo a due punte provato solo per pochi minuti contro il Crotone. Due novità in difesa: una obbligata (Fusco per Kyriazis), l’altra per scelta (Bastrini per Machado) con le conferme di Galasso e Stendardo.
Cari all’attacco della Reggina
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