Il teatro Arbostella offre da stasera e fino al 15 novembre Caviale e Lenticchie, commedia a tinte gialle di Scarnicci e Tarabusi, per la regia di Michele Vitale. Il testo, scritto ormai cinquant’anni fa, è uno straordinario specchio dei nostri tempi, attuale nell’analisi delle apparenze e delle difficoltà reali della società contemporanea, cartina di tornasole della precarietà economica e della fragilità umana resa attraverso personaggi in cui ognuno può riconoscere se stesso. Classico del teatro leggero e di rivista, Caviale e Lenticchie è la storia di un gruppo familiare e dei vicini all’alba degli anni ’40. C’è un sedicente commendatore con moglie e figlie sognatrici, le cui vicende s’intrecciano al quotidiano di un ladro dal cuore tenero, di un nonno a noleggio e di un gruppo di nobili subdoli, tirchi ed apprensivi. Insieme si ritrovano immersi in una trama che diventa giallo con i suoi sussulti, i suoi spari, i suoi equivoci. Si ride, si sorride e si riflette sulla sempreverde arte di arrangiarsi, ben rappresentata dalla compagnia Quelli del cactus di Napoli.
Caviale e Lenticchie all’Arbostella
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