La Salernitana di Grassadonia

Redazione

I punti fermi Gianluca Grassadonia li ha già fissati: la sua Salernitana giocherà con la difesa a quattro e le due punte. Di conseguenza, senza Cozza, a Padova i granata scenderanno in campo con un classico 4-4-2. L’allenatore salernitano vuole dare prima di tutto equilibrio alla squadra migliorando i meccanismi difensivi. Gol come quelli presi a Reggio Calabria (soprattutto il primo e il secondo) il diesse Salerno non ne vuole più vedere. Ecco perché Grassadonia parte dal pacchetto arretrato per evitare il ripetersi di errori che in passato hanno condizionato il risultato, e non solo l’ultimo contro la Reggina. Da ex difensore il neo tecnico granata ha già individuato i movimenti che non vanno e ieri (al suo primo allenamento) così come oggi ha insistito soprattutto sulla fase di non possesso, sulle marcature, sulle diagonali, insomma ha lavorato sulle basi difensive per inculcare nella testa dei giocatori una mentalità diversa. Volendo abbozzare la formazione con ampio anticipo, a Padova la difesa dovrebbe essere composta da Galasso a destra, Fusco e Stendardo al centro, con il dubbio Bastrini-Machado a sinistra. A centrocampo potrebbe esserci il rilancio di Pestrin al fianco di Jadid con Soligo sulla fascia e uno tra Soddimo, Millesi e Pepe dall’altra parte. In avanti Fava e Caputo. Montervino e Merino si sono rivisti nel gruppo durante gli allenamenti: il napoletano potrebbe rientrare la settimana prossima mentre per il fantasista peruviano i tempi sono un po’ più lunghi. Merino comunque sta sempre meglio e ha partecipato anche alla fase tattica. La Salernitana spera di poterlo schierare in campo già a dicembre.

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