Si allarga l’inchiesta sulle fatture false emesse attraverso società che esistevano solo sulla carta e che ha portato alla scoperta di una frode per 85 milioni di euro ed all’arresto di sei imprenditori. La maxi frode fiscale ha riguardato aziende che operavano nell’indotto dell’ortofrutticolo nel casertano e nell’agro sarnese nocerino. Le indagini, avviate nel luglio del 2007, hanno consentito anche di aprire nuovi scenari: come le mire che il clan dei Casalesi avrebbe sull’agro. I finanzieri della polizia tributaria del comando provinciale di Salerno, diretti dal tenente colonnello Francesco Mazzotta, nel 2007 avviarono le indagini partendo da sospette vincite al superenalotto pari ad un milione e mezzo di euro da parte di uno degli indagati. In realtà, buona parte di quei proventi non erano altro che il frutto di false fatturazioni. Le indagini, che hanno coinvolto 59 imprenditori, dieci dei quali sono stati destinatari di misura interdittiva dall’attività d’impresa, hanno portato al sequestro di 15 aziende, assieme ad immobili, conti correnti bancari e quote societarie per complessivi 24 milioni di euro.
Ancora sviluppi sulla maxi frode scoperta dalla GdF
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