E’ una brutta pagina di politica quella che ieri hanno scritto insieme i giovani democratici di fede bassoliniana ed alcuni militanti salernitani vicini a De Luca. I primi, capeggiati dal segretario regionale dei Giovani Pd, Michele Grimaldi, hanno tentato di riunire un’assemblea per contestare e ribaltare gli esiti del congresso che ha eletto, nel maggio scorso, Liliana Bonadies alla segretaria provinciale dei Giovani Democratici. L’opposizione anche fisica ed a tratti eccessivamente energica ha sventato quello che i deluchiani hanno definito l’ennesimo colpo di mano tentato dai baroni delle tessere di Napoli, gli stessi notabili che da anni cercano di interferire nella vita degli organismi territoriali, portando avanti la logica dei tesseramenti e dei congressi falsi a Napoli e in Campania. I giovani di Partecipazione Democratica contestano la regolarità del congresso che ha eletto la deluchiana Bonadies, la quale, però, respinge al mittente le accuse parlando di metodi stalinisti e chiedendo che i vertici nazionali del Partito Democratico pongano la parola fine alle situazioni vergognose che si registrano solo in Campania. I bassoliniani, dal canto loro, condannano i gesti scellerati di ieri sera, sottolineando la necessità che la politica si fondi sulla civiltà. Ragionamento pienamente condivisibile, purché loro stessi non riproducano gli errori delle generazioni precedenti, riconoscendo con altrettanta civiltà gli esiti di un congresso democraticamente convocato in maggio e democraticamente concluso con l’elezione di un segretario provinciale legittimo.
Giovani Democratici, tensione alle stelle
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