Pellezzano, due piromani arrestati dai carabinieri

Redazione

Questa volta sono stati beccati sul fatto, in mano inneschi che avrebbero sfregiato ettari ed ettari di verde. Flagranza di reato per due uomini di Baronissi, zio e nipote, uno di 37 anni, l’altro di 22, responsabili di incendio boschivo in concorso. A beccarli, ieri pomeriggio intorno alle 17.30, in località Acquara a Pellezzano sono stati i carabinieri. Una zona impervia, difficile da raggiungere, formata da querceti e castagneti. I militari lì erano appostati da tre giorni perché l’area in estate è tra quelle più interessate dai roghi. Ieri pomeriggio i due sono arrivati intorno alle 17. L’azione l’avevano studiata nei minimi particolari. Il più giovane giù in macchina a fare da palo mentre l’altro in arrampicata su per i monti a gettare gli inneschi. «Ha dovuto passeggiare per circa un’ora prima di raggiungere il punto scelto per provocare l’incendio» ci hanno spiegato alcuni volontari della protezione civile. Il 37enne non sapeva naturalmente che ad osservarlo vi erano i carabinieri. Le fiamme sono partite subito dopo aver lanciato gli inneschi. A quel punto i militari sono intervenuti ed hanno arresto l’uomo, incensurato. A finire in carcere anche il nipote, operaio di 22nni. Diretti dal cap. Emiliano Pievani e coordinati sul posto dal maresciallo Josè Santo Alario, i carabinieri hanno perquisito l’auto utilizzata dai due per raggiungere la zona. All’interno sono stati trovati due coltelli, un accendino, svariate sigarette, fiammiferi ed un rotolo di nastro adesivo.

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