Granata sconfitti ma guai a fare drammi

Redazione

San Matteo non è un goleador, non è colpa sua se la Salernitana stecca al debutto nel giorno dell’alzata del Panno che da il via alle celebrazioni per il Santo Patrono. E probabilmente, più che un Santo Patrono che difende Salerno serviva qualcuno pronto a difendere la Salernitana, un po’ troppo evanescente in avanti, un po’ troppo distratta lì dietro. Una squadra scesa in campo senza testa ne gambe e soprattutto senza carattere. Assenze ed infortuni a parte l’impressione è che Brini non abbia ancora trovato la password giusta per entrare nella rete del successo. Manca il gioco, mancano le idee manca un cervello in un centrocampo esclusivamente di sostanza. Urgono correttivi, poi, si spera sarà un’altra musica anche grazie al rientro di Cozza. Di buono c’è che siamo appena all’alba del campionato, inutile deprimersi o enfatizzare più del dovuto la sconfitta. Lo scorso anno dopo l’avvio super di Castori si parlò di promozione in Serie A sbagliando clamorosamente. Oggi, dopo appena 90 minuti, appare azzardato e fuori luogo dipingere scenari apocalittici. Aspettiamo i rinforzi ed aspettiamo il riscatto ad Ancona. Ieri, in una calda ed afosa serata di agosto quasi 9 mila paganti e 3500 abbonati. Per la serie la gente non ha acquistato a scatola chiusa l’intero pacchetto perché voleva rendersi conto di persona della qualità dell’organico. E’ andata male. Ora Soddimo e compagni oltre ai punti in classifica dovranno recuperare la fiducia della tifoseria.

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