Per dirla alla Cervantes, è una lotta contro i mulini a vento quella intrapresa dalle forze dell’ordine – novelli Don Chisciotte in eterna contrapposizione ai tristi fenomeni del parcheggio abusivo e della prostituzione – . Quotidianamente, annotiamo in cronaca denunce a piede libero firmate dagli agenti di Polizia Municipale, dai Carabinieri, dal personale della Questura, denunce che – però – non portano a nulla, quantomeno non riescono a debellare il problema perché non vanno ad attaccarne la radice. Ogni giorno un blitz e all’indomani, puntualmente, i parcheggiatori abusivi tornano dov’erano, così come tornano a prostituirsi giovani ragazze, per lo più straniere, sfruttate da uomini senza scrupoli e quel che è peggio senza volto. Non essendoci restrizioni severe, non si può nemmeno parlare di repressione. L’azione di chi è deputato a tutelare l’ordine pubblico è assolutamente meritoria, spesso portata avanti tra tante difficoltà, anche d’organico. A loro, soltanto il plauso ed il ringraziamento da parte dell’intera comunità salernitana. I problemi sono ben altri, legati alle sanzioni previste, alla ormai famosa certezza della pena. Per ora, dobbiamo accontentarci di una costante opera di vigilanza, di una forte azione preventiva. Ma, purtroppo, non basta.
La storia infinita
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