Lo Zenit è l’orizzonte cui guardare per il futuro. Il futuro è vicino per Salerno che presto avrà il suo Zenit, non in cielo ma in terra rappresentato dal “polipo” di Perrault. E’ una delle opere più importanti volute dal Comune di Salerno per rendere ancora più bella ed attraente la città. Il progetto dell’architetto francese Dominique Perrault è affascinante e lungimirante perché vuole trasformare la cava Rainone, posta al confine tra i comuni di Salerno e Pellezzano, in un polo turistico a forma di polipo aggrappato alle pareti in grado di ospitare negozi, ristoranti, aree espositive, uffici, eventi e spettacoli. Lo Zenit, questo il nome dato alla struttura modulare, avrà una serie di cerchi concentrici alternati ai “tentacoli” con un albergo a quattro stelle e un belvedere collegato alla base con una funicolare. E poi centro benessere, discoteche e parcheggi per un investimento, interamente a carico dei privati, di circa 150 milioni di euro. Un progetto visionario che si inserisce nella scia tracciata da tempo dal sindaco De Luca: chiamare architetti di fama internazionale per disegnare la nuova Salerno. Perrault è in compagnia di Ricardo Bofill per piazza della Libertà e fronte del mare, di Zaha Hadid per la stazione marittima, di Santiago Calatrava per il porto marina d’Arechi, di David Chipperfield per la cittadella giudiziaria, di Jean Nouvel per l’ex pastificio Amato e di altri ancora. La Salerno del futuro si avvicina guardando lo Zenit.
Salerno guarda lo Zenit
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