Se l’Ancona non avesse fatto gol in quel modo, non lo avrebbe più fatto, dice Brini. Vero, come è vero che con i se e con i ma non si costruisce la storia. Vero come è vero che non si può prendere gol perché ci si distrae a protestare col guardalinee. Vero come è vero che la squadra granata non crea, giocando, una chiara palla gol in 90 minuti. Vero come è vero che un avvio così stentato non promette nulla di buono. C’è rammarico in casa Salernitana dopo la seconda sconfitta rimediata nelle prime due giornate di campionato, ma c’è anche la consapevolezza che determinati errori, certe ingenuità non si possano più commettere. Inizio troppo brutto per essere vero e questa non può essere la squadra con cui Lombardi ed Acri intendono centrare una salvezza più tranquilla di quella ottenuta lo scorso anno. Dopo lo stop all’esordio col Frosinone, Brini si aspettava una Salernitana da battaglia ad Ancona e riceve qualche risposta confortante, ma deve anche registrare parecchi segnali negativi. Inutile nascondere la polvere sotto il tappeto. Questa squadra ha limiti evidenti, e si spera che operando sul mercato, entro domani, vi si possa porre rimedio. I campanelli d’allarme non si possono sottovalutare e quando Brini parla di progressi, in realtà si tratta di minuscoli passi in avanti. Troppo poco, soprattutto in quello che già andava considerato come uno scontro diretto per la permanenza in B. La Salernitana non crea gioco, i calciatori granata non si muovono senza palla, il centrocampo va spesso in affanno, i giocatori utilizzati fuori ruolo vanno incontro a figuracce. Così non va. Brini deve scegliere un modulo e portare avanti la sua idea, ma deve permettere ai calciatori di rendere al meglio, motivo per cui sin da Modena la piazza, già depressa, confida di assistere a scelte più razionali. Spera di vedere all’opera Cozza, che potrebbe dare quel qualcosa in più. E sogna l’arrivo di alcuni rinforzi che possano far fare il salto di qualità ad una squadra povera anche di personalità. Mentre c’è già chi rimpiange quel Di Napoli, mestamente ai margini della rosa. La palla passa ad Acri, che non può commettere errori nel frenetico finale del mercato, poi ritornerà al campo, da dove dovranno arrivare le risposte più importanti.
Salernitana, tutto da rifare
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