L’esito dell’esame autoptico potrà stabilire con certezza il numero di coltellate inferte e quella che si è rivelata fatale per la 35enne Anella Crocamo, uccisa sabato sera dal marito Germano Sirignano, nell’appartamento di via Pizzolante nella frazione Angellara, a Vallo della Lucania, dove la coppia abitava. A condurre le indagini, coordinate dal pm Martuscelli, i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania agli ordini del capitano Campa che nelle ultime ore hanno ascoltato anche la testimonianza di Sirignano, ancora ricoverato presso l’Ospedale San Luca, piantonato dai militari. L’uomo, operatore ecologico di 39 anni, avrebbe confermato di aver avuto una violenta lite con la moglie. Da quanto emerso, dalle sue parole, pare che Sirignano fosse contrario al nuovo lavoro precario di Anella in un villaggio turistico di Casalvelino. Per gli inquirenti il movente è dunque di tipo passionale. I militari in queste ore stanno ascoltando anche le testimonianze di vicini e parenti per avere chiaro il quadro della situazione. Rimane ancora da chiarire qualche aspetto, relativo allo scontro tra i due durante il violento litigio. La donna ha ricevuto diverse coltellate. Sul posto sono stati rinvenuti tre coltelli, di cui uno con la lama spezzata. Da un primo superficiale esame pare che alla donna sia stato fatale il colpo al cuore, ma non si esclude che possa essere morta dissanguata. Sarà l’autopsia effettuata nelle prossime ore a chiarire determinati aspetti di una tragedia familiare che ha sconvolto l’intera comunità di Vallo della Lucania.
Omicidio Vallo, oggi l’autopsia
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