La torrida estate dei caschi rossi

Redazione

Inutile chiedere ad un vigile del fuoco quali programmi abbia per la prossima estate, perché per questi silenziosi eroi il refrain è sempre lo stesso, e non parla certo di rilassanti gite al mare o in montagna. Anche quest’anno, la provincia di Salerno si è piazzata nelle posizioni calde – ed è proprio il caso di dirlo – nella top ten delle zone più colpite dagli incendi boschivi, dunque anche per quest’anno quelli estivi sono stati mesi di superlavoro per i caschi rossi, sempre in prima fila contro le fiamme – che siano state esse spontanee o causate dalla mano dell’uomo. Presto per tracciare un bilancio, ma in percentuale gli incendi dolosi supererebbero gli accidentali, a conferma del fatto che anche i piromani, come i Vigili del Fuoco, non vanno mai in vacanza. C’è la poca attenzione, l’inconsapevolezza del pericolo che può causare anche un semplice mozzicone di sigaretta gettato in terra, ma c’è anche – purtroppo – la determinazione nell’arrecare danni alla natura e minacce al prossimo. Centralini impazziti e una media di 30 interventi quotidiani, per incendi di sterpaglie e focolai ben più vasti e insidiosi: loro, i caschi rossi, hanno svolto il loro compito alla grande, come sempre. Non ci sono medaglie, ma un grazie sincero da parte dell’intera collettività può valere altrettanto.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.