Gli ingaggi pluriennali posti in essere dalla salernitana, se da un lato appesantiscono le casse del club, dall’altro aumentano il patrimonio societario. Rispetto alla politica dei giocatori “mordi e fuggi” o a quella dei prestiti con diritto di riscatto attuata sotto la precedente gestione, Lombardi ed Acri puntano decisamente ai contratti triennali con ingaggi spalmati sul medio- lungo periodo e soprattutto ridotti rispetto alle pretese iniziali. E’ il caso di Montervino che ha accettato Salerno riducendosi in maniera considerevole l’ingaggio è il caso di Pestrin che ieri ha sottoscritto un accordo triennale che lo lega alla Salernitana per le prossime tre stagioni. Accordi pluriennali che mostrano anche una certa solidità economica del club messa in discussione da alcune voci che circolano con insistenza in queste ore. Il calcio è in piena crisi, una crisi che riguarda tutti i club soprattutto quelli di B dove il rosso in bilancio è una costante. Ecco perché la società pur senza risorse esterne, sponsor, diriti Tv e incassi magri al botteghino sta provando a fare le nozze coi fichi secchi abbattendo i costi di gestione e riducendo in maniera considerevole gli ingaggi. Più giocatori di proprietà ma meno costi di gestione del club. E’ questa la strategia di Lombardi che a breve dovrà lavorare sui rinnovi di Kyriazis, Fusco, Soligo mentre a dicembre ragionerà con Cozza per decidere il da fare. Ritornando all’operazione Pestrin il patron ha affermato che il giocatore “avendo accettato il ridimensionamento dell’ingaggio ed un contratto triennale ha voluto lanciare un segnale forte e chiaro in merito alla precisa intenzione di legare il suo futuro calcistico alle sorti del Club.
Pestrin si riduce l’ingaggio e rinnova
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