L’accordo stipulato tra Regione Campania e Governo non convince affatto e così i precari salernitani della scuola chiamano alla mobilitazione gli oltre 1500 lavoratori, tra insegnanti e personale tecnico-amministrativo, che nella sola Provincia di Salerno potrebbero ritrovarsi senza cattedre e senza posti per i tagli programmati dalla riforma del ministro Maria Stella Gelmini. A nulla sono valse le rassicurazioni del ministro Mara Carfagna, che avrebbe portato la vertenza in consiglio dei ministri ottenendo rassicurazioni dalla collega del dicastero della Pubblica Istruzione. Per tranquillizzare Cobas e sindacati di base ci vuole ben altro ed i 20 milioni di euro messi sul piatto dalla Regione non bastano. Anzi, secondo i precari salernitani sono l’ennesima presa in giro che non soddisfa le loro richieste, legittime, su un futuro sempre più nero. Per domani hanno organizzato una mobilitazione generale che culminerà alle 18 nella protesta dinanzi alla sede dell’assessorato regionale al Lavoro del centro direzionale di Napoli. Prima, in mattinata, è previsto il presidio pacifico dell’ufficio scolastico provinciale di Salerno: nel mirino c’è sempre il Provveditore Luca Iannuzzi, che incasserà i cori di protesta così come l’assessore regionale Corrado Gabriele. Tre gli appuntamenti logistici fissati dagli organizzatori: i precari potranno riunirsi prima di salire sul treno regionale che li porterà a Napoli a Battipaglia alle 15,45, a Salerno alle 16,20 ed a Nocera Inferiore alle 16,45.
Precari pronti alla mobilitazione
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