Tra Via Adelperga ed il Vicolo Santa Maria dei Barbuti, a pochi metri dalla chiesa di San Pietro a Corte e dal Municipio Vecchio di Via Canali, Palazzo Fruscione impone la sua facciata unica, testimonianza viva della Salerno normanna e longobarda. Archi e volte rivelano le poche tracce di un’architettura in gran parte perduta, ma di immutato fascino. Sotto un arco laterale, poi, l’edificio ospita i resti delle mura longobarde di Salerno e della reggia che fu di Arechi II. Un anno fa il sindaco De Luca annunciò i lavori di restauro per i quali si auspicava lo sblocco di un finanziamento capace di dare seguito al progetto di riqualificazione fino a quel momento solo su carta. Domani, dopo dodici mesi esatti, sarà aperto il cantiere per la ristrutturazione del Palazzo che porta il nome dell’ultima famiglia che ne è stata proprietaria. Le opere e gli scavi archeologici previsti dal Comune consentiranno di recuperane il frontale e di consolidarne le strutture, destinandone i locali a funzioni culturali d’eccellenza, un museo di arte contemporanea in particolare. L’investimento complessivo ammonta a 4 milioni e 700 mila euro.
Palazzo Fruscione, al via i lavori
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