Nove partite che diventano già nove gare importantissime per la Salernitana. Nessuno, neppure i più pessimisti potevano immaginare un avvio di stagione così difficile e delicato con i mesi di settembre ed ottobre che potranno dirci tanto su prospettive, ambizioni e futuro del club. Due mesi di fuoco non tanto per gli avversari ma per recuperare una falsa partenza che rischia di compromettere gran parte della stagione. Quattro partite prima della chiusura di settembre con pochi giorni di distacco le une dalle altre. Triestina sabato, venerdì l’anticipo di campionato all’Arechi con il Torino, dopo San Matteo, il 22 turno infrasettimanale in casa del Piacenza dell’ex Castori e poi l’Ascoli che chiuderà il mese. Ad ottobre, invece, su cinque gare Fusco e compagni giocheranno tre volte fuori e due in casa. Si comincia a Cesena, poi all’Arechi arriva il Cittadella dell’ex granata Iunco, la proibitiva trasferta allo stadio via del Mare a Lecce, la sfida casalinga con il Crotone e poi un altro viaggio in casa di una nobile decaduta, la Reggina. In tutto 9 partite che fanno venire i brividi se la Salernitana dovesse continuare a non giocare come sta facendo. Nove partite senza soste o pause. Nove partite già importanti per il futuro del club. La prova del nove è arrivata, ora non si può più sbagliare.
Salernitana alla prova del nove
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