Per fortuna oggi si gioca e dunque più che di Tribunali, di aule di giustizia, di notifiche e di atti di citazione si parla di calcio giocato. Il pallone questa settimana è rotolato lontano da Salerno. Squadra in ritiro alla ricerca della giusta concentrazione, Brini che prova ad evitare, a Trieste, il ribaltone tecnico nonostante la fiducia incondizionata sbandierata dalla società. E’ ovvio però che se anche al Nereo Rocco la squadra non da segnali di vita il primo a pagare, come spesso accade nel calcio è l’allenatore. A Salerno, invece, si chiude una settimana carica di patos e di tensioni inutili. La querelle Lombardi-Murolo ha stancato ancor prima di cominciare anche perché gli amanti del calcio in tribunale ed i portavoce di Murolo non vedevano l’ora di anticipare in Tv e sui giornali atti di citazione e quant’altro riducendo la categoria giornalistica a quella di ufficiali giudiziari. Quisquiglie direbbe Totò, cose già viste e sentite qualche anno fa durante la gestione Aliberti. Stesse situazioni, stessi canali. I fan di Murolo che non perdono occasione per sparare addosso a Lombardi e dunque alla Salernitana oggi faranno il tifo per la Triestina aspettando con ansia un eventuale risultato negativo per vomitare altro fango gratuito sulla società. Ecco perché sarebbe bello poter raccontare di un risultato positivo contro gli alabardati, un colpo sarebbe poi un piatto da grand gourmet per scacciare gufi e fantasmi. Purtroppo quest’anno la Salernitana dovrà moltiplicare gli sforzi e le energie perché dovrà disputare un doppio campionato, dentro e fuori dal campo. Incrociamo le dita e speriamo bene.
Finalmente si torna a parlare di calcio
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