Dimenticare in fretta Trieste e le quattro sconfitte consecutive rimediate in questo sciagurato avvio di campionato e ripartire di slancio. L’obiettivo dichiarato della Salernitana è quello di imprimere una svolta decisiva, soprattutto in termini di punti, anche se il calendario non è un alleato della giovane truppa di Brini. Quello di venerdì sera, contro il Torino, sembra in effetti un ostacolo insormontabile, almeno sulla carta, per una squadra capace di subire di media due gol a partita e capace di segnare solo 2 reti in quattro gare, delle quali una sola su azione alla prima giornata. I granata lamentano seri problemi in fase di finalizzazione della manovra, a Trieste, ad esempio, a parte il rigore sbagliato da Caputo, Cozza e soci hanno creato nel primo tempo almeno quattro nitide occasioni da rete, ma precipitazione, imprecisione, un pizzico di sfortuna e la bravura di Agazzi hanno fatto sì che la porta avversaria rimanesse inviolata. Alla prima sbavatura, poi, la Salernitana, che preoccupa per la pochezza degli esterni, sia difensivi che offensivi, e che per quanto concerne la fase difensiva deve mettere a posto più di un dettaglio, viene subito punita, nonostante un Polito sempre sopra le righe. Contro il Toro, Brini dovrà fare a meno dello squalificato Fusco, difficilmente potrà contare su Fava e Millesi, ancora a corto di preparazione, e non sa ancora se Montervino potrà essere impiegato dopo l’affaticamento muscolare che lo ha costretto ai box sabato scorso. Il tecnico granata sa di giocarsi molto a livello personale, ma ancora di più si gioca la Salernitana che, per evitare di allungare ulteriormente la striscia negativa, dovrà disputare una partita ben diversa dalle prime e che di certo non potrà essere bella solo per 45 minuti. Stendardo prenderà il posto di Fusco, ma più in generale in difesa si potrebbero registrare anche altre novità, come l’esordio di Bastrini. In mediana, Carcuro e Pestrin vanno verso la conferma. Possibili novità sulle fasce, con Pepe e Statella che scalpitano, ma lo stesso Montervino se stesse bene potrebbe giocare largo a destra. Mentre in avanti si va verso la riproposizione della coppia Cozza-Caputo, i due sperano di soffrire meno di solitudine rispetto a Trieste.
Salernitana, col Torino a caccia della svolta
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