Ministri e Management aziendali, sindacati ed RSU aziendali, candidati a sindaco di Battipaglia compresi tutti accorsi ieri al capezzale dell’Alcatel Lucent per scongiurarne l’imminente depotenziamento e per salvaguardare i livelli occupazionali. Quasi 500 operai e tanti interinali in lotta da tempo, una battaglia civile ma ferma al tempo stesso per non far morire d’inedia l’azienda. Decisivo è risultato l’intervento del sottosegretario Viespoli al tavolo congiunto, che ha di fatto segnato il primo punto a favore dello stabilimento battipagliese: non si smobilita, al momento viene congelata ogni ipotesi di chiusura o cessione, soprattutto niente licenziamenti in vista, almeno per ora. Adesso si dovrà ragionare sulla strada da percorrere per gettarsi alle spalle la crisi; Viespoli si è fatto garante di un intervento presso il governo francese per fugare ogni nube sul futuro dell’industria, intanto il candidato sindaco per il Centro-Destra Gerardo Motta chiede forte e chiaro una soluzione definitiva mirata allo sviluppo ed al potenziamento di quello che era, è e dovrà continuare ad essere uno dei fiori all’occhiello della città capofila della Piana del Sele.
Alcatel, non si smobilita
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