Accusava da due giorni febbre alta e dolori articolari la professoressa universitaria messicana Alicia Castellanos, in soggiorno a Salerno per un convegno che si doveva svolgere presso il campus di Fisciano, ospite presso il convento di San Michele, nel centro storico. La sua richiesta di aiuto ha fatto scattare l’allarme per il primo presunto caso nel nostro territorio provinciale di febbre suina. O meglio la “nuova influenza” come l’Unione Europea ha ribattezzato il virus nato da una sintesi tra l’influenza aviaria e quella dei maiali. Il sospetto caso di contagio è stato segnalato in mattinata dai medici dell’ospedale di Salerno ai sanitari dell’Ospedale Cotugno di Napoli – presidio regionale di riferimento per le malattie infettive – che peraltro al momento presenta “un quadro clinico negativo, non ha né febbre, né raffreddore”. Per la donna, arrivata in Italia dal Messico il 28 aprile, dopo una sosta di tre ore all’aeroporto di Madrid, saranno mantenute misure di isolamento fino a quando gli esami non saranno completati. La chiamata di soccorso al 118 non ha comunque trovato impreparata l’azienda universitaria ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona che proprio questa mattina, come previsto dal protocollo sanitario dell’organizzazione mondiale della sanità contro il rischio di una pandemia, aveva riunito per la prima volta la speciale unità di crisi, istituita proprio per far fronte ad eventuali emergenze legate alla diffusione del virus. Intanto in via Bastioni, lì dov’è ubicato L’albergo-residenza San Michele, sono in corso accertamenti da parte dei Nas, come ha confermato ai nostri microfoni il gestore della struttura, Marco De Simone.
Sospetta febbre suina a Salerno
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