Dal 2003/04, primo campionato in cui è stata inserita la nuova formula dei play – out, la quota salvezza non è mai stata al di sotto della soglia dei 48 punti, eccezion fatta per lo scorsa stagione, l’unica in cui non si sono neanche disputati gli spareggi. Il record di questi ultimi 5 tornei, è stato raggiunto proprio nel 2003/04, quando si sperimentava la nuova regola. In quel campionato furono necessari 53 punti per conquistare la permanenza in cadetteria senza passare per i play –out. In quel torneo, comunque anomalo, con 24 squadre e 6 promozioni, a disputare lo spareggio furono Bari e Venezia, che chiusero la stagione regolare rispettivamente a 50 e 51 punti. Il Verona si mise in salvo con 53 punti. Gli spareggi condannarono i pugliesi, quartultimi in classifica e con il ritorno da giocare fuori, ma il Bari poi venne comunque ripescato. La stagione successiva 2004/05, tra fallimenti e promozioni a tavolino, è la più ingarbugliata della storia. Ci limitiamo a ricordare come finì sul campo: Cesena e Crotone si salvano con 50 punti. Ai play – out finiscono Vicenza con 49 punti e Triestina con 48. Gli spareggi se li aggiudica la formazione giuliana, che aveva chiuso il campionato in quartultima posizione. I veneti retrocedono, ma poi vengono ripescati. L’anno dopo, stagione 2005/06, la quota salvezza si abbassa. A 48 punti il Rimini si mette al sicuro. Ai play –out vanno Avellino e Albinoleffe entrambe a quota 46. In terza serie ci finiscono gli irpini. Anche nel campionato seguente, 2006/07, a quota 48 una squadra, la Triestina, si salva, ma con lo stesso numero di punti il Verona si gioca la permanenza in B con la quartultima, lo Spezia che chiude a quota 45. I play-out premiano la formazione ligure, messa peggio in classifica alla fine della stagione regolare. Lo scorso anno, nella stagione 2007/08, per la prima volta gli spareggi per non retrocedere non si giocano. Finiscono direttamente in C le ultime 4, con Treviso e Vicenza salve con soli 45 punti.
Quota salvezza alta? Non è una novità
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