Scegliere di fare il Presidente non è da tutti. Un po’ come fare il portiere, ci vuole coraggio, nervi saldi e la consapevolezza di poter finire alla gogna al primo errore o presunto tale. Ha avuto coraggio Antonio Lombardi quattro anni fa quando a Salerno il calcio era morto e lui ha provato a rianimarlo. Sabato a Mantova, in caso di risultato positivo, Lombardi avrà completato la fase uno della sua missione: salvare il calcio a Salerno e riportarlo lì dove era prima del fallimento. Contestualmente al raggiungimento di questo obiettivo centrato in breve tempo, calcisticamente parlando, dovrebbe scattare la fase due del progetto quello che prevede investimenti a medio e lungo termine, quello che assicura un futuro solido ad un club di calcio dove i costi superano di gran lunga i ricavi. Insomma con l’azienda calcio non ci si arricchisce, anzi. La mancanza di uno sponsor sulle magliette della Salernitana, fino a poche giornate dal termine del torneo, n’è un chiaro e lampante esempio. Ecco perché prima di mettere un piede nel futuro Lombardi dovrà ragionare con Murolo di quello che doveva essere e non è stato. Delle spese sostenute, degli introiti mancati. Una volta chiusa la partita contabile di questa stagione con la ricapitalizzazione che si aggira attorno ai 3 milioni di euro (Lombardi dovrà tirare fuori 2 milioni e 100 mila euro per il suo 70 % mentre Murolo 900 mila euro che corrispondono al suo 30%) i due soci dovranno ragionare sul da farsi. Andare avanti o passare la mano? E se si a chi? Ci sarebbero, in caso di cessione imprenditori concretamente disposti ad investire nella Salernitana e per la Salernitana? Quattro anni fa, con una situazione economicamente vantaggiosa per chi acquistava grazie al lodo Petrucci, si fecero avanti solo i costruttori dell’ANCE. Oggi, invece, le cose sono diverse. Rilevare la Salernitana, qualora i due soci dovessero metterla in vendita, avrebbe un costo importante rappresentato proprio da quella Serie B così faticosamente salvata. Scenari di instabilità che non fanno dormire sogni tranquilli ai tifosi nonostante la salvezza imminente conquistata sul campo. Ecco perché ora non si aspetta altro che la conferenza stampa di fine campionato di Lombardi in cui il patron dirà tutta la verità e farà capire alla città se la Salernitana avrà o meno un futuro e se lui sarà ancora oppure no al timone della squadra. 27 maggio 2009 Antonio Esposito
Lombardi: stretta finale per il futuro
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