Sequestro Hotel Baia, presentato il ricorso

Redazione

Il ricorso da parte dei legali della famiglia Soglia è già stato presentato e il Tribunale del Riesame la prossima settimana dovrà decidere se accoglierlo o meno. La difesa chiede il dissequestro parziale dell’area quella che in pratica non sarebbe interessata dal pericolo di un nuovo crollo. Ieri la polizia giudiziaria, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno ha provveduto a mettere i sigilli all’intera area dell’arenile, dal parcheggio, alla piscina, alle cabine, fino all’ascensore esterno dell’Hotel Baia. Secondo l’accusa il provvedimento si è reso necessario per la “persistente condizione di pericolo per l’incolumità pubblica”. Sui lavori di messa in sicurezza eseguiti a seguito della frana del maggio scorso si era pronunciata qualche giorno fa anche l’Autorità di Bacino Destra Sele che aveva esaminato le perizie consegnate dai gestori della struttura alberghiera. Secondo il parere espresso i lavori eseguiti sul costone roccioso dell’Hotel Baia non sarebbero risolutivi ma mitigherebbero il rischio crollo. In seguito alla frana dello scorso 12 maggio, la zona della piscina, quella interessata dalla caduta massi e che si trova al di sotto della parte centrale del costone roccioso, era già stata circoscritta. Quindi l’accesso alla zona considerata a rischio era stata impedita dalla proprietà della struttura alberghiera. Per questo ora i legali della famiglia Soglia nel ricorso presentato chiederanno il dissequestro parziale dell’area e dunque di poter utilizzare la parte laterale e che non sarebbe ritenuta a rischio. Ora non resta che attendere la decisione del Riesame che la prossima settimana è chiamato a pronunciarsi.

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