Organizzazione criminale smantellata dalla Dia, 11 indagati

Redazione

10 le ordinanze di custodia cautelare eseguite, 11 le persone indagate. Un maxi blitz è stato eseguito all’alba di stamani dagli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno tra la provincia salernitana e quella barese. Smantellato un nuovo gruppo criminale che stava tentando di insediarsi ed operare sul territorio provinciale. Promotore e mente della nuova organizzazione era Luigi Maisto, storico personaggio della criminalità salernitana già affiliato di spicco della Nuova Camorra Organizzata. Maisto, vecchio cutoliano, poco più che 60enne, trasferitosi da anni a Giovinazzo, nel barese, continuava a delinquere. «Approfittando dell’indebolimento dei clan D’agostino- Capri e Faggioli-Ubbidiente il Maisto – ha spiegato nel corso della conferenza stampa il procuratore di Salerno Franco Roberti – stava organizzando un nuovo gruppo criminale chiamando a raccolta numerosi affiliati ad altri clan. Tra questi Michele Faiella e Vincenzo D’Elia, del clan Bisogno operante a Cava dè Tirreni e Sergio Bisogno, esponente di spicco del clan Pecoraro-Renna operante nella Piana del Sele. Traffico e spaccio di droga ma soprattutto estorsioni tra le attività del gruppo. Due gli imprenditi caduti nella rete criminale. Il primo episodio a Cava dè Tirreni, nel 2007. Vittima un imprenditore operante nel settore della nautica, che consegnò al gruppo 80 mila euro. Il secondo a Bellizzi. 20 mila gli euro estorti al titolare di un vivaio. «Due episodi emblematici – è stato spiegato dal capo della Dia, Claudio De Salvo – perché il Maisto così volle testare la fedeltà e l’affidabilità dei suoi affiliati». Ma c’è un altro grave episodio a carico del gruppo capeggiato da Maisto. Il tentato omicidio di alcuni agenti della Dia avvenuto a Pastena, nel settembre del 2007, a cavallo tra gli omicidi Stellato e Petrone. Due uomini in moto indirizzarono verso i poliziotti impegnati in un servizio di pedinamento 3 colpi cal. 7, 65. «Chi sparò voleva di certo uccidere – ha affermato De Salvo – ma di certo non pensò di agire contro dei poliziotti. Gli agenti furono creduti avversari».Nel corso delle perquisizioni effettuate in mattina gli agenti della Dia di Salerno, in collaborazione con i colleghi di Napoli e Bari, hanno sequestrato materiale utile per il proseguo delle indagini.

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