In tempi di elezioni vanno di moda il ticket ed il tandem, snaturati nel loro significato originario e vestiti di contenuti nuovi non senza un pizzico di creatività. Applicando il modello alla politica nostrana, le ipotesi di ticket o tandem che dir si voglia, calzano a pennello ai tentativi di accordo tra il Pdl l’Udc e l’Mpa da una parte, l’Udc l’Mpa ed il Pd dall’altra. Quest’ultima prospettiva è in fondo solo una suggestione; molto più realistica l’idea di vedere insieme il Popolo delle Libertà ed il Movimento per le autonomie, anche se in queste ore si fa strada l’eventualità di un ticket Mpa-Udc con la benedizione di Lombardo e De Mita sul candidato presidente Guglielmo Scarlato. I bene informati vogliono un corteggiamento reciproco in atto, molto avanzato dopo il vertice di ieri sera in casa Udc, durante il quale De Mita ha ribadito l’impossibilità di intesa con il Pd perché gli obiettivi non coincidono e le difficoltà nell’approccio al PdL perché il matrimonio s’ha da fare prima a livello regionale e poi nelle singole province. Se Udc e Mpa convergessero davvero su Scarlato, il terzo incomodo potrebbe diventare outsider a tutti gli effetti, con conseguenze tutt’altro che trascurabili sull’esito della consultazione per il centrodestra e per il centrosinistra, distanziati di pochi punti percentuali. Per Cirielli e Villani una bella gatta da pelare.
Prove di intesa Udc-Mpa
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