Btp Tecno srl ed Esacontrol spa. Passa da queste due società il rilancio aziendale dell’Alcatel Lucent di Battipaglia. Ieri pomeriggio il vertice ministeriale, che ha portato sul piatto del confronto, tra vertici aziendali, rappresentanti del Governo e parti sindacali, il progetto della Esacontrol. Che andrebbe ad aggiungersi a quello della NewCo controllata dal gruppo. E che, in totale, consentirebbe a 220 lavoratori il mantenimento del proprio posto di lavoro per il periodo di garanzia previsto per i prossimi cinque anni. I vertici italiani del gruppo, infatti, confermano l’aggiunta del quinto anno di garanzia di produzione per lo stabilimento battipagliese, che vedrà arrivare parte delle proprie commesse anche dalla Esacontrol. Dal primo febbraio, intanto, i lavoratori Alcatel saranno ufficialmente assorbiti dalla Btp Tecno srl, la NewCo fondata da quote Alcatel e da una cordata di imprenditori locali, con a capo Pierluigi Pastore, ad della Meditel. Cordata che andrebbe a rilevare il comparto produttivo dell’Alu di Battipaglia, in un processo di esternalizzazione delle attività che, dopo il periodo di garanzia previsto per la produzione, molto probabilmente potrebbe poi essere acquisita da un nuovo brand. Sembra accantonato, almeno per il momento, l’ingresso della multinazionale cinese Huawei nella vicenda. Spetta ora al Governo, nel prossimo incontro previsto per il 26 gennaio, presentare le proprie linee di recupero e sviluppo del reparto produttivo dello stabilimento battipagliese. E sempre nelle mani dell’esecutivo – ministero del lavoro – è approdata la complessa vertenza dei lavoratori dell’Alvi Spa. Il prossimo 21 gennaio è convocato a Roma un incontro per discutere di tutte le possibili soluzioni, utili a tutelare in primis i 235 lavoratori che non hanno diritto alla cassa integrazione ordinaria, in quanto classificati come addetti del terziario e non dell’industria. In attesa del tavolo ministeriale oggi a Napoli è in corso l’incontro con la Regione Campania per vagliare un’altra delle possibili opzioni ossia l’attivazione della cassa integrazione in deroga.
Lavoro, le vertenze Alvi e Alcatel sui tavoli ministeriali
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