E già, un paio d’anni fa, Sassuolo era solo la città delle ceramiche, ma come sottolinea Zampagna, ora fuori alla porta del dg Bonato c’è la fila. Tutto è cambiato da quando Giorgio Squinzi, il signor Mapei, patron della squadra emiliana, ha deciso di entrare nel mondo del calcio. Il suo sogno, neanche tanto velato, è quello di sfidare al più presto il Milan e di disputare nel giro di qualche anno la Champions League. Motivo per cui dopo la promozione dello scorso anno, in estate sono state poste le basi del progetto, che prevede anche un investimento importante. Il gruppo base degli ultimi anni, quello capace di battere anche i granata nella Supercoppa di Serie C, viene confermato, vengono effettuati acquisti mirati, da Zampagna a Salvetti, i grandi vecchi del team affidato a Mandorlini, passando per ragazzi che in B stanno facendo bene da un po’ come Rea, soffiato alla Salernitana, e alcune scommesse, come i giovani Andreolli e Poli. La macchina neroverde gira alla perfezione sin dalle prime giornate e l’entusiasmo in città è alle stelle. Lavorare in una piazza che non ti mette addosso la pressione asfissiante che si respira ad esempio a Salerno è un innegabile vantaggio, come ha sottolineato più volte Alfonso De Santo, ex magazziniere dei granata che a Sassuolo ha trovato anche l’amore e che ha potuto notare concretamente la differenza. Sabato, contro i granata, il Sassuolo dovrà rinunciare ancora al suo leader Zampagna, come già successo a Parma, e in casa dei ducali nel derby gli emiliani hanno comunque strappato un pareggio. Al Braglia di Modena, che ospita le partite casalinghe dei neroverdi, Mandorlini punterà dunque su una squadra giovane e a cui, mancando l’ariete, piace privilegiare il fraseggio palla a terra. Al posto dell’ex messinese, non dovrebbe giocare Noselli, e neanche Selva, entrambi sono acciaccati, ma addirittura Erpen, che con la sua mobilità potrebbe creare qualche problema alla retroguardia granata. Ma il terreno del Braglia, ridotto peggio di un pantano, potrebbe ancora una volta penalizzare i giocatori più dotati tecnicamente. Il Sassuolo dovrebbe giocare con il 4-3-1-2: in porta Bressan, difesa con Rea, Andreolli, Piccioni e Donazzan, in mediana agiranno Poli, Manganelli e Pensalfini, Solvetti sarà schierato alle spalle di Masucci e presumibilmente di Erpen, ma Mandorlini ha ancora tempo per sciogliere il dubbio sull’attacco.
Sassuolo, il miracolo continua
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