Memoria: cerimonia in Prefettura

Redazione

24 salernitani videro l’orrore da vicino, vivendolo per ore, giorni interminabili fino all’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, il 27 gennaio del 1945. Matteo Annarumma, Vito Antico, Celestino Amato, Antonio Catone, Antonio Citro, Vincenzo D’Avino, Giuseppe De Rosa, Ernesto Giacomaniello, Pasquale Giudice, Carmine Greco, Paolo Tesauro, Aquilino Tolomeo, Pierino Torsiello, Emilio Vece, Antonio Iacuzzo, Antonio Iuliano, Luigi La Mura, Domenico Napoliello, Angelo Parisi, Vito Perna, Ernesto Robertazzi, Mario Rotolo, Carlo Russo e Vitantonio Scaglione. Molti di loro ancora in vita, con negli occhi ancora il vivo ricordo, altri deceduti. Per loro, la medaglia d’oro e il silenzioso rispetto da parte della comunità, soprattutto da parte delle nuove generazioni che porteranno in dote, negli anni a venire, il sacrificio dei deportati per promuovere con maggior forza il rispetto dei valori di libertà e tolleranza. Cerimonia sobria, quella in Prefettura. Forse anche troppo, magari anche un pizzico frettolosa. Sarebbe stato bene ascoltare qualche testimonianza, sfogliare qualche pagina del libro più nero e soffermarsi più a lungo sul senso della giornata della memoria, non riducendo il tutto ad una cerimonia di premiazione.

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