E' terminata a gara cinque della semifinale playoff del campionato di serie A2 la stagione agonistica 2020/2021 dello Scafati Basket, sconfitto 73-70 al palasport "Primo Carnera" da Udine, che si aggiudica l'accesso alla finale del tabellone oro contro Napoli. E' stata quindi la cosiddetta "bella" a decidere l'ultima finalista del secondo campionato nazionale, ovvero la formazione più lucida, determinata e cinica nei momenti chiave dell'incontro, che è stato comunque equilibrato e combattuto fino alla fine e deciso solo da episodi. Merito ai vincitori, ma onore ai vinti, che sono usciti dal campo a testa alta, dopo una gara dal risultato mai scontato e dai toni agonistici e tecnici molto elevati, così come d'altronde era stata l'intera serie.
Scafati entra meglio in partita e con i tiri da tre e la continua ricerca di soluzioni offensive nei primi secondi dell'azione si porta in vantaggio 4-11 al 6'. Coach Boniciolli ferma il cronometro, ma la reazione dei suoi tarda ad arrivare, tant'è che i viaggianti (con Sergio sugli scudi) conservano un discreto margine di vantaggio, superiore alla doppia cifra (8- 19 all'8'), con il primo periodo che, caratterizzato da numerosi errori al tiro (soprattutto di sponda udinese), termina 10-19. Il secondo periodo è invece tutto di marca locale: un parziale di 12-0 (14-0 a cavallo tra i due quarti), ottenuto con grinta, aggressività e concretezza, ribalta completamente la sfida. Udine (bene Pellegrino) si porta così in vantaggio 22-19 al 13'. Gli ospiti invece sembrano aver perso la bussola, non riescono ad arginare le bocche da fuoco di casa ed in attacco sembrano aver smarrito la via del canestro. Gaines prova a caricare di falli la difesa avversaria e ad andare a segno dalla lunetta (22-23 al 14'), suonando così la sveglia ed alzando nuovamente il ritmo del gioco. Con Thomas che prova vanamente ad incidere, è Udine (bene Johnson) a tenere comunque in mano le redini del gioco (34-30 al 18') e a raggiungere gli spogliatoi avanti di misura 39-38. Entrambi i quintetti faticano ad andare a punti in avvio di ripresa (43-41 al 23'), poi però i padroni di casa hanno un sussulto d'orgoglio e trovano con Johnson, Mian ed Antonutti i canestri che valgono il 49-43 al 25'. Coach Finelli chiama timeout, ma è sempre Udine a menare le danze (53-46 al 27'), nonostante gli strenui tentativi dei viaggianti di rifarsi sotto (57-50 al 28'). Neppure la difesa a zona 2-3 permette ai gialloblù di riportare in parità la sfida, che alla sirena del terzo quarto è sul 57-52. Proseguendo con la difesa a zona, Scafati prova ad attenuare il passivo (63-57 al 33'), ma i bianconeri raggiungono il momentaneo massimo vantaggio (66-57 al 34'), costringendo coach Finelli a disporre i suoi a uomo in difesa e a fermare nuovamente il cronometro. Un break di 0-7 riaccende improvvisamente la sfida (66-63 al 36'), ma stavolta è Boniciolli a chiamare sospensione. I ritmi rallentano per il caldo e la stanchezza. Gaines prova a fare tutto da solo (70-68 al 38'). A 21'' dalla fine i salernitani sono sotto 71-68, ma dall'altra parte Thomas realizza da sotto (71-70 a 16''). Sul fallo sistematico, Giuri fa però due su due dalla lunetta e regala ai suoi la partita per 73-70.
Il patron Nello Longobardi: «E' stata una serie combattuta, fatta di cinque battaglie tra due squadre forti. Onore a Udine, che si è aggiudicata meritatamente la finale. Complimenti alla nostra squadra, perché ha disputato un campionato ed una semifinale bellissima, persa solo all'ultimo sprint. Faccio i complimenti agli atleti, a coach Finelli ed allo staff tecnico, al g. m. Guastaferro e a tutti coloro che si sono resi protagonisti di una stagione esaltante, avvincente e sfortunata. Sono sinceramente orgoglioso di tutti».
Il coach Alessandro Finelli: «Non è facile trovare le giuste parole dopo una gara cinque come quella appena disputata. Voglio fare i complimenti ai ragazzi, che dal punto di vista dell'agonismo e della voglia di combattere non ha mai mollato un centimetro. Siamo partiti molto forte, disputando la migliore partita in trasferta tra le tre della serie, ma siamo stati penalizzati dalle percentuali al tiro. Dal punto di vista della gagliardia, c'è da togliersi il cappello. Ho allenato un gruppo sempre coeso. La qualità dei nostri uomini deve rendere orgoglioso il popolo scafatese, al di là della sconfitta contro una Udine che ha avuto qualcosa più di noi. Un ringraziamento va ai giocatori, allo staff e alla società, che ci ha messo sempre nelle migliori condizioni per poter lavorare serenamente. Peccato non aver conquistato una finale che forse avremmo meritato, ma abbiamo sempre onorato la maglia, con grande senso di unità, aggressività e applicazione difensiva, anche nelle sconfitte».
OLD WILD WEST UDINE – GIVOVA SCAFATI 73-70
OLD WILD WEST UDINE: Johnson 24, Amato, Schina n. e., Antonutti 5, Mobio 2, Agbara n. e., Mian 11, Foulland 8, Giuri 9, Nobile, Pellegrino 11, Italiano 3. Allenatore: Boniciolli Matteo. Assistenti Allenatori: Martelossi Alberto e Finetti Carlo.
GIVOVA SCAFATI: Gaines 28, Musso, Palumbo 10, Marino, Thomas 15, Rossato, Sergio 6, Benvenuti 7, Cucci 4. Allenatore: Finelli Alessandro. Assistente Allenatore: Di Martino Umberto.
ARBITRI: Maschio Duccio di Firenze, Gagliardi Gianluca di Anagni (Fr), Tirozzi Alessandro di Bologna.
NOTE: Parziali: 10-19; 29-19; 18-14; 16-18. Falli: Udine 26; Scafati 25. Usciti per cinque falli: Schina, Cucci. Tiri dal campo: Udine 24/70 (34,3/%); Scafati 19/68 (27,9%). Tiri da due: Udine 18/46 (39,1%); Scafati 12/42 (28,6%). Tiri da tre: Udine 6/24 (25%); Scafati 7/26 (26,9%). Tiri liberi: Udine 19/25 (76,0%); Scafati 25/33 (75,8%). Rimbalzi: Udine 52 (12 off.; 40 dif.); Scafati 51 (14 off.; 37dif.). Assist: Udine 13; Scafati 12. Palle perse: Udine 10; Scafati 9. Palle recuperate: Udine 5; Scafati 5. Stoppate: Udine 2; Scafati 3. Spettatori: 500.