Il Giardino della Minerva, primo orto botanico d’Europa, dove dal primo ventennio del 1300, il maestro Matteo Silvatico, coltivava alcune delle piante da cui si ricavavano i princìpi attivi impiegati a scopo terapeutico, è da sempre il principale attrattore turistico della città. Nel corso degli ultimi anni alla bellezza del giardino e del panorama che si gode dai vari terrazzamenti si sono aggiunte altre attrazioni che rendono ancora più interessante la visita: innanzitutto il vivaio (le piante sono acquistabili), poi la tisaneria, quindi il Museo della Farmacia – realizzato grazie alla generosità della dottoressa Maria Antonietta Petruzzi Mazzella – e da ultimo le Tegole Medievali dipinte. Dopo il restauro dei Giardini della Minerva, infatti, il Comune di Salerno, ha ristrutturato anche il prospiciente palazzo Capasso. Proprio durante tali lavori, era il 2002, vennero rinvenute numerose tegole dipinte, alcune delle quali sono – le dodici più significative – sono state restaurate e attualmente sono esposte all’interno del Giardino. Si tratta sostanzialmente di decorazioni geometriche policrome, decorazioni fitomorfe policrome, stemmi e monogrammi, profili umani. Probabilmente, per una più precisa collocazione nel contesto storico-artistico di provenienza, bisognerà attendere il recupero delle altre parti del Palazzo non ancora restaurate. In ogni caso sembra di poter affermare che la loro esposizione al pubblico rappresenti un ulteriore tassello che si inserisce nell’affascinante ambito turistico e didattico costituito dal Giardino della Minerva e da Palazzo Capasso.
Le tegole al Giardino della Minerva
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