E’ scomparso il presidente Troisi

Redazione

E’ andato a prendere posto su una stella, al fianco di Agostino Di Bartolomei e Bruno Carmando, e degli altri grandi che hanno scritto alcune della pagine più importanti della Salernitana. Filippo Troisi se n’è andato in silenzio, ma la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel cuore dei salernitani, che gli hanno voluto bene. Rimarrà di certo uno dei presidenti più amati della squadra granata, alla cui guida pure non rimase molto a lungo. Dal 1980 a metà del campionato 82-83, quando poi lasciò il posto ad Antonio Scermino. Sotto la sua presidenza la Salernitana il primo anno si salvò a stento, sebbene fosse stata allestita una autentica corazzata. Eppure in quella stagione, funestata dal terremoto prima e poi dalla squalifica di sette mesi inflitta al Vestuti per l’invasione di campo contro la Sambenedettese, i granata arrivarono solo 12esimi. L’anno dopo, Troisi e il suo braccio destro Piacentini effettuarono investimenti importanti per puntare alla promozione. E’ la squadra di Marroncini, Del Favero, Zaccaro, Leccese, Vulpiani, Di Fruscia, Chiancone, sulla panchina si alternano Giammarinaro, Mattè e Ghio, ma i cambi tecnici non bastano a centrare il salto di categoria. I granata chiudono al quarto posto. Troisi è deluso, l’anno dopo sente che il vento è cambiato, alcune situazioni in seno alla società non gli sembrano chiare e a metà stagione cede il timone ad Antonio Scermino. Rimarrà tifosissimo dei granata e più volte, anche di recente, un suo intervento per rilevare la società o per affiancare i presidenti è stato invocato da più parti. Perché tutti i salernitani gli riconoscevano il fatto di amare davvero la squadra granata sopra ogni altra cosa. Noi lo vogliamo ricordare così.

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