Aser: il nodo delle autorizzazioni

Per il pm Angelo Frattini nel settore ambiente si nascondono enormi illegalità e la vicenda dell’Aser di Pontecagnano ne sarebbe una dimostrazione lampante. La piattaforma per la raccolta e lo stoccaggio dei beni durevoli ed ingombranti è da ieri sotto sequestro in seguito ad indagini condotte dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri. I militari, con l’aiuto di riprese video, sopralluoghi ed intercettazioni, avrebbero accertato irregolarità nella pesatura dei rifiuti e nelle attività di trattamento finale, incompatibili con le autorizzazioni in possesso della società. Ma è proprio quest’ultimo punto l’elemento più controverso dell’intera vicenda. Secondo l’avvocato Silverio Sica, incaricato dal consiglio d’amministrazione dell’Aser di occuparsi della vicenda, nell’ordinanza di sequestro mancherebbe il decreto dirigenziale del 13 gennaio scorso con il quale la Regione specifica che l’Aser non è soggetta alla valutazione di impatto ambientale. Inoltre, la tipologia dei “rifiuti speciali pericolosi” a cui si riferisce l’indagine consiste in “frigoriferi, monitor tv e di personal computer”, raccolti e trattati dalla società su regolare autorizzazione del Commissariato Rifiuti risalente al 2003 e della Regione risalente al 2007, almeno fino alla concessione di un’autorizzazione definitiva. L’avv. Sica attende una relazione tecnica di dettaglio da parte dell’Aser, ma si dice fiducioso nella possibilità di dimostrare che la società era in grado di effettuare le lavorazioni contestate. Su queste basi, la prossima settimana dovrebbe essere chiesto il dissequestro dell’impianto di Pontecagnano. Restano ai domiciliari, nel frattempo, il legale rappresentante, il direttore tecnico, il capo del personale ed il direttore generale e sono indagate oltre venti persone per un presunto traffico illecito di rifiuti pericolosi. Per il Consorzio di Bacino Sa/2, che detiene il 51% dell’Aser, se dovessero essere accertate responsabilità andranno preseguite, ma sul piano delle autorizzazioni la società poteva effettuare i trattamenti contestati.