E’ cominciata subito l’analisi dei documenti sequestrati ieri a Palazzo Sant’Agostino. Dieci anni di appalti pubblici sono ora al vaglio degli inquirenti mentre i dodici tecnici provinciali indagati per concorso in corruzione, falso ideologico ed abuso d’ufficio saranno ascoltati nelle prossime ore ma al momento sono stati rimossi dalle loro funzioni e subito trasferiti ad altri incarichi. Il materiale acquisito ieri sarà comparato con quello sequestrato lo scorso maggio sempre dai carabinieri del Ros nelle sedi di 50 gruppi imprenditoriali operanti in diverse province de territorio nazionali. I tecnici, tutti direttori di lavori, due in pensione e dieci ancora in servizio, secondo l’accusa avrebbero, in cambio di denaro ed in concorso con gli imprenditori indagati, consentito che i lavori fossero eseguite da imprese diverse da quelle aggiudicatarie dell’appalto. Ieri i carabinieri hanno portato via atti, delibere e memorie dei pc che documentano lavori per decine di milioni di euro. Negli ultimi mesi gli uomini del Ros hanno analizzato centinaia di gare d’appalto, molte delle quali risultate sospette.
Appalti truccati, si lavora sui documenti sequestrati
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