Settimana d’austerity, settimana di esperimenti e invenzioni per mettere su una squadra almeno credibile da contrapporre al Piacenza. Fusco e Ciaramitro out, Fava, Kyriazis e Coppola ancora non al meglio della condizione, altri scongelati come Cardinale chiamato a sostituire il capitano granata, l’assenza più pesante in questo momento in casa granata. Castori costretto a fare gli straordinari soprattutto per la difesa, il reparto quasi sempre perforato tra le mura amiche e che non riesce a trovare, nonostante gli interpreti, un proprio equilibrio. Occhio dunque alla difesa ma anche al centrocampo. Lì in mezzo Coppola, Pestrin e Soligo dovranno lavorare per sei. Oggi, difficilmente vedremo rientrare Iunco e Di Napoli per dar man forte alla linea mediana. E’ la solita storia della coperta corta: se le punte giocano troppo indietro si penalizza la manovra offensiva, se giocano troppo avanti soffre il centrocampo. Ecco perché bisognerebbe rivedere il modulo, ecco perché la squadra andrebbe destrutturata per ricomporne un’altra, con anima e caratteristiche diverse. Ovviamente non è questa la partita e l’occasione per fare queste modifiche all’impianto di gioco. Oggi in palio c’è mezza serie B. Salernitana e Piacenza sono divise da un solo punto in classifica. Una vittoria consentirebbe ai granata di scavalcare gli emiliani, inguaiandoli ed agganciare posizioni di classifica più tranquille. Bisogna vincere assolutamente. Di Napoli e compagni, mutilati dalla sfiga in questo periodo stringono i denti, consapevoli del fatto che – in certe occasioni – un supercarico di grinta può sopperire alle lacune ed alle assenze. Incrociamo le dita e speriamo bene. Anche con un gol del pubblico, va bene lo stesso…
Partita che vale mezza serie B
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