La parola d’ordine era agire con rapidità ed efficienza, per evitare che i sette presunti criminali potessero scappare facendo perdere le proprie tracce e spezzando la fitta trama tessuta in cinque mesi di indagini. Ottanta i Carabinieri partiti nel cuore della notte dal comando provinciale di Salerno e dalla tenenza di Scafati. Ben cinque le unità cinofile impegnate nelle attività di perquisizione e controllo capillare dell’area di intervento, appoggiate da un velivolo del settimo nucleo elicotteri dei Carabinieri di Pontecagnano. Gli uomini agli ordini del ten. col. Francesco Merone, comandante del reparto operativo, del maggiore Domenico De Maio- a capo del nucleo investigativo- e degli ufficiali della tenenza di Scafati hanno cinturato interi quartieri della città dell’agro, costringendo alla resa personaggi ritenuti molto pericolosi, pronti all’uso di armi ed esplosivi. Le perquisizioni hanno portato via gran parte del tempo impiegato per concludere l’operazione: ma la sensazione è che le persone fermate avessero sentore della pressione delle forze dell’ordine e fossero già pronti alla fuga. Una fuga stoppata dall’arrivo dei Carabinieri che hanno stretto d’assedio Scafati con numerosi posti di blocco nei punti nevralgici della città, soprattutto nei pressi delle uscite autostradali. Adesso gli inquirenti lavorano alla ricostruzione del quadro entro cui stavano per maturare decisioni importanti per gli assetti della criminalità locale, anche sulla base degli elementi raccolti dal mese di settembre ad oggi.
Scafati: il blitz è scattato all'alba
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