Merino, caso chiuso

Redazione

Foca o talento, giocoliere o giocatore in grado di dare un contributo alla causa granata. Il mistero riguardante Roberto Merino non è stato ancora svelato, ma il caso apertosi sabato dopo le dichiarazioni rilasciate da Josè Alberti, il talent scout che lo ha segnalato a Lombardi, nel corso di Salerno nel Pallone sembra già chiuso. Alberti aveva espresso il suo rammarico per il mancato impiego del Maradona delle Ande, sostenendo che il peruviano era rimasto molto deluso per essere stato nuovamente confinato in tribuna, motivo per cui stava pensando addirittura di risolvere il contratto che lo legava al club di via San Leonardo. Ieri, ad Eboli, c’era il procuratore di Merino, Mauro Corrente, che avendo ricevuto rassicurazioni sull’impiego del suo assistito ha rilasciato dichiarazioni all’insegna della distensione. Merino ieri si è allenato regolarmente e sta cercando di impegnarsi per mettere in difficoltà Castori. Ad Empoli, anche a causa o grazie alle assenze, il fantasista sudamericano potrebbe andare per la prima volta in panchina e, naturalmente, spera di trovare spazio a gara in corso. E così Lombardi, che in Merino crede profondamente, d’altronde gli ha fatto firmare un contratto di 4 anni, ed i tifosi granata potranno finalmente vederlo all’opera. E si potrà capire qualcosa in più circa le sue reali potenzialità. A Castori il compito di trovargli un’adeguata collocazione in campo.

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