Deserta la sesta asta, i tifosi vogliono il cavalluccio

Redazione

Erano quasi 300 quando si sono ritrovati in piazza Malta per un primo concentramento. Con cori, fumogeni e striscioni si sono spostati lungo via Volpe e si sono fermati in via Papio. Lì hanno preso posizione a bordo strada, dimostrando anche maturità, evitando di intralciare il traffico cittadino. D’altronde il loro obiettivo, unico e solo, era quello di dimostrare ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto tengano al cavalluccio. La manifestazione pacifica organizzata dai Salerno Ultras ed alla quale hanno preso parte tanti altri gruppi della Curva, ma anche gente comune, è filata liscia tra cori per l’ippocampo, incitamenti al Sindaco affinché intervenga in maniera decisa, slogan per far comprendere a Lombardi quanto il discorso sia ritenuto importante da tutta la tifoseria. Alle 11.30, al momento di verificare l’esistenza di offerte per il cavalluccio e gli altri beni immateriali della Salernitana Sport, il giudice delegato Iannicelli ed il curatore fallimentare Nigro non hanno potuto far altro che constatare che nessuna busta era stata depositata. A breve i rappresentanti dei creditori si incontreranno per fissare altri due appuntamenti prima della pausa estiva. Tra maggio e giugno i beni immateriali torneranno in vendita, presumibilmente con la base di partenza immutata. Nel frattempo, vedremo che piega prenderà l’iniziativa di De Luca, anche se abbiamo già sottolineato che difficilmente il Comune potrebbe sborsare una cifra importante, che l’amministrazione potrebbe avere problemi a giustificare con gli organi di controllo una spesa del genere, che non si comprende a che titolo il sindaco lo acquisterebbe, a che titolo lo girerebbe a Lombardi e chi dovrebbe obbligare il patron a metterlo poi sulle maglie. Detto questo, mentre stamattina si vociferava di un possibile nuovo incontro tra curatela e Salernitana Calcio, le ipotesi che si profilano sono le seguenti. L’amministrazione comunale compra il cavalluccio e lo cede in comodato d’uso alla società, mantenendone la proprietà. Lombardi lo acquista e lo cede, bisogna verificare con che formula, alla società. La Salernitana Calcio lo prende e lo fa suo a pieno titolo. Una società di marketing si assicura il marchio e ne sfrutta l’immagine d’accordo con la società. Un terzo soggetto, interessato magari a creare una nuova società sportiva, lo fa suo e chiede l’affiliazione. D’altronde, anche il curatore ha confermato di essere stato interpellato nei giorni scorsi da una persona che voleva conoscere l’iter da seguire per partecipare alla procedura, anche se poi non ha depositato la sua offerta.

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