Autovelox truccati, nei guai il comandante di Polizia Municipale

Redazione

Faceva saltare la gara d’appalto per il posizionamento degli autovelox per affidare il servizio ad una società a lui vicina e poi predisponeva numerosi servizi di rilevamento delle infrazioni stradali. Lo scempio accadeva nei comuni di Sant’Arsenio, San Pietro e San Rufo. Ad architettarlo il comandante della Polizia Municipale dei tre piccoli centri del Vallo di Diano. I finanzieri della Tenenza di Sala Consilina hanno scoperto che l’uomo turbava la procedura di gara d’appalto per i servizi di autovelox affidandoli, attraverso trattativa privata, ad una società di Brescia. Una volta dato l’incarico abusava del suo ruolo predisponendo reiterati servizi di rilevamento di infrazioni stradali. Le indagini dei finanzieri hanno poi accertato che il posizionamento dei misuratori di velocità inoltre avveniva in modo del tutto arbitrario senza alcun controllo né per quanto attiene le norme del Codice della Strada, né per quel che riguarda il trattamento e tutela dei dati degli automobilisti acquisiti. Le foto infatti venivano scattate senza operatori di polizia ed inoltre il posizionamento degli autovelox veniva effettuato da persone estranee a qualsiasi rapporto di pubblico servizio. Il tutto per procurare sia all’impresa che ai collaboratori un ingiusto ed indebito vantaggio economico. 400 le infrazioni rilevate in pochi mesi, di queste più del 60% sono state archiviate dal Giudice di Pace o della Prefettura. L’indagine, delegata dalla Procura della Repubblica di Sala Consilina, ha portato al sequestro preventivo di due autovelox e alla denuncia per turbata libertà degli incanti ed abuso d’ufficio del comandante di Polizia Municipale.

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