Ore 22.50 di stasera, minuto in più minuto in meno, al triplice fischio del signor Dondarini potremmo trovarci di fronte a due finali: il primo è quello che si augurano tutti i tifosi granata: la Salernitana batte il Brescia e torna a sperare dopo i risultati neri dell’ultima giornata di campionato. Castori, pur sfiduciato, rimane in sella e già si pensa alla gara di Vicenza ennesimo spareggio salvezza da non fallire assolutamente. E’ il finale a cui tutti guardano anche se l’avversario è di quelli tosti, il più difficile che potesse capitare in questo momento ai granata. Un avversario che potrebbe cambiare i titoli di coda del film granata titoli di coda senza più Castori, con il terzo allenatore della stagione sulla panchina ed una crisi senza precedenti da risolvere in meno di una settimana per il nuovo mister e per il presidente che darebbe il benservito anche a Fabiani. A decidere il destino della Salernitana nei prossimi 180 minuti due ex allenatori granata: Sonetti prima, Gregucci poi. Il Modena è ad un punto, il Cittadella è in caduta libera ma è in vantaggio negli scontri diretti, il Mantova sembra reagire alla cura Somma, l’Ascoli tiene il passo. Insomma la lotta per non retrocedere è tutt’altro che delineata. Tutto può ancor accadere ma al momento la Salernitana è la squadra che sta messa peggio: allenatore in confusione, direttore generale sfiduciato, giocatori fisicamente non al meglio della condizione e con molti dei quali in prestito ed altri ancora in scadenza di contratto ed una piazza in ebollizione. Insomma un cocktail di situazioni negative che non lasciano presagire nulla di buono. Ma il calcio è imprevedibile ed a volte una vittoria, anche sul filo di lana, riesce a risolvere tutto. Ed allora che si vinca per continuare a sperare.
Salernitana, ultima chiamata
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