Un mese dopo il blitz che portò al fermo di sette persone a Scafati, i Carabinieri del reparto operativo di Salerno chiudono il cerchio sul gruppo criminale che terrorizzava imprenditori e commercianti dell’agro, imponendolo loro il pizzo, estorcendo denaro e punendo coloro che si ribellavano con intimidazioni a mano armata ed attentanti incendiari. Stamani i militari diretti dal ten. col. Francesco Merone hanno eseguito nove ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di nove persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni. Le indagini sono state dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, che ha ritenuto plausibile il quadro criminale ricostruito dai Carabinieri. Delle nove persone arrestate oggi, sette erano già in carcere, mentre per altre due sono scattate le manette in seguito ai riscontri ottenuti dagli investigatori nell’ultimo mese. Il gruppo faceva riferimento al latitante Francesco Matrone ed utilizzava una moto Transalp per commettere le estorsioni, per compiere intimidazioni e addirittura per tentare omicidi, come nel caso di un tossicodipendente scafatese finito nel mirino per aver infastidito la barista del locale dove il gruppo criminale si riuniva. Le misure cautelari eseguite oggi segnano la parola fine ad anni di minacce, pressioni ed attentati subiti da decine di imprenditori edili e commercianti che non riuscivano a liberarsi dalla morsa degli estorsori.
Operazione Transalp: si chiude il cerchio
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