Due persone sono finite in carcere, una ai domiciliari per le altre quattro è scattato il divieto di divieto temporaneo di ricoprire direttivi di persone giuridiche ed imprese: è il risultato del maxi blitz della Guardia di Finanza di Salerno, coordinata dalla Procura, e che stamani ha eseguito l'ordinanza di misure cautelari emessa dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per varie ipotesi di reato, tra cui evasione e autoriciclaggio. Per gli imprenditori finiti in manette, Alberto Coppola e Felice D'Agostino, c'è l'aggravante della "finalità di agevolazione del clan Moccia di Afragola". Secondo l'accusa, sulla scorta delle indagini condotte dai Finanzieri della Compagnia di Eboli, il complesso sistema di frode era finalizzato ad evadere l'imposta sul valore aggiunto, sfruttando società cartiere di cui beneficiavano anche organizzazioni criminali di stampo camorristico. L'intento era quello di acquistare di carburante in regime di esenzione IVA. Nel corso degli accertamenti sono stati tracciati i flussi finanziari dei conti correnti delle società cartiere arrivando così ad individuare i soggetti ritenuti effettivi beneficiari ed organizzatori del meccanismo fraudolento. Le indagini hanno così consentito di risalire ai nominativi di aziende e persone fisiche già coinvolte nell'analogo filone investigativo condotto da altre Procure Distrettuali, in particolare di Roma e Napoli, sull'intero territorio nazionale.
Maxi operazione della Guardia di Finanza di Salerno contro evasione e autoriciclaggio da parte dei furbetti del carburante
Furbetti del carburante: società cartiere e camorra, blitz GdF ad Eboli
Sette persone coinvolte, sequestrati beni per venti milioni di euro
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