Anna non c’è più, ed è una realtà dura da accettare. Per la sua famiglia, per i suoi amici, ma anche per tanti cittadini che non la vedono più, lì, dove lavorava, dove regalava sorrisi a tutti. Lì, dove è morta, uccisa da un amore malato divenuto odio irrefrenabile, quello dell’ex fidanzato Alfredo Erra, per il quale si aggrava sensibilmente la posizione, visto che l’uomo è stato rinviato a giudizio per l’omicidio aggravato da atti persecutori nei confronti di Anna Borsa oltre che dalla premeditazione. Le minacce di morte reiterate sui social, poi quell’irruzione arma in pugno all’interno dell’esercizio ove Anna lavorava da parrucchiera: un colpo di pistola alla testa, di chi mira a uccidere, tra il terrore e l’orrore di clienti, titolari e altre lavoranti presenti. Alfredo Erra, attualmente recluso in carcere, dovrà presentarsi al Gup del Tribunale di Salerno il prossimo 23 novembre, per l’udienza preliminare.
Omicidio Anna Borsa: Erra rinviato a giudizio
438
articolo precedente