Fisciano: Giuseppe ora “ricorda tutto”

Ivano Montano

Due versioni opposte nel giro di 24 ore: il papà della piccola Elena – a colloquio ieri con lo psichiatra Antonio Zarrillo, lo specialista cui si sono affidati i legali del 41enne – è passato dal “non ricordo nulla” al “ricordo tutto”. Frammenti che si sovrappongono, che da sbiaditi assumono contorni più nitidi, tanto da inquadrare quell’attimo, quel folle gesto. L’uomo sarebbe apparso diverso dal giorno precedente: minimamente più lucido, nonostante gli antidepressivi assunti, finalmente capace di mostrare emozioni: dicendosi felice per il fatto che la figlioletta sta meglio e sta per tornare a casa, mostrandosi preoccupato per lo stato d’animo di sua moglie. Durante la perizia psichiatrica al carcere di Bellizzi Irpino, Giuseppe si è quasi liberato di un peso, quando ha confermato di aver compiuto quel gesto, per fortuna non estremo. Il colloquio, alla presenza anche di un’infermiera, è stato autorizzato dal Pm della Procura di Nocera Inferiore, Roberto Lenza, cui sono state affidate le indagini su quanto accaduto il 30 ottobre scorso, al terzo piano di quella palazzina di Fisciano. Indagini che, a questo punto, sembrano andare verso un’unica direzione, con le motivazioni che restano chiuse nella mente di un uomo che, probabilmente, si sta lentamente risvegliando da un incubo infernale.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.